Pensa al tuo classico riscaldamento pre partita.
Ora pensa al riscaldamento pre partita dei top giocatori.
Lo hai visto mille volte. Succede prima di ogni partita, a tutti i livelli (e non solo nello sport, ma anche nella musica, nel teatro e nella danza). Prima dell’inizio del gioco, i giocatori si concentrano. Provano alcuni movimenti, trovano il loro ritmo e si sentono a proprio agio. Questa serie di azioni normalmente viene chiamata “riscaldamento”.
Il riscaldamento pre partita inteso così come è ampiamente accettato e va comunque bene. Fino ad oggi hai ascoltato e messo in pratica quella che è la prassi comune , consigliata da allenatori o preparatori. Ti hanno inculcato l’idea che il riscaldamento, si fa perché serve ad aumentare la temperatura corporea e di conseguenza per prevenire infortuni.
Se non hai mai visto un riscaldamento pre partita di top giocatori ( grave ☺), non preoccuparti qui nell’articolo ti ho postato una serie di esercizi che Cristiano Ronaldo , realizza prima di una partita.
Il problema con il riscaldamento, non è quello che fai. È quello che non fai. Quando ti riscaldi in modo tradizionale, rinunci a qualcosa di importante: l’opportunità di migliorare. La prova di ciò sono le abitudini dei top player. Perché non si limitano a correre, saltellare, fare solo qualche esercizio per la mobilità?
Fanno qualcosa di diverso. Potresti chiamarlo “imparare”. Cristiano Ronaldo è un ottimo esempio. Ecco come si prepara per ogni partita. <–qui il link –>
Vale la pena guardare tutto il video , perché in pochi minuti Ronaldo mette in evidenza le caratteristiche chiave dell’apprendimento e distrugge diversi miti sul riscaldamento.
Mito n. 1: l’obiettivo di un riscaldamento pre partita è mettersi a proprio agio.
Realtà: l’obiettivo di Ronaldo non è mettersi a proprio agio, è il contrario. Realizza una serie di compiti difficili ,progettati per metterlo alla prova, per metterlo sul filo dell’apprendimento, commettere errori e correggerli. Essendo a disagio ora, si prepara a sentirsi a suo agio in seguito.
Mito n. 2: Il riscaldamento pre partita è una semplice routine di esercizi – non va progettato
Realtà: ogni momento del riscaldamento di 20 minuti di Ronaldo è progettato per soffermarsi sulle parti chiave del suo gioco. C’è flessibilità e divertimento , nota come varia i colpi , ma solo all’interno di una struttura più ampia appositamente costruita per far espandere le sue abilità
Mito n. 3: dovresti cercare di evitare di commettere errori
Realtà: Ronaldo non è preoccupato di non commettere errori. Anzi prova costantemente piccole extra skill per rendere il riscaldamento più difficile: finte, movimenti, cambi di direzione , cambia la distanza di tiro. Lo fa perché capisce che l’obiettivo non è la perfezione; l’obiettivo è imparare e per farlo è necessario commettere errori e prestare loro attenzione.
Mito n. 4: mantieni l’intensità bassa, risparmia energia per la partita.
Realtà: tutto è ad alta intensità, alta concentrazione e alta energia. Dribbla centinaia di volte. Tocca tantissime volte la palla , per cominciare, molto di più di quelle che toccherà in una partita. L’energia può essere ripristinata. Ciò che non è ripristinabile è l’opportunità di creare l’ intensità di gioco.
Mito n. 5: lo scopo del riscaldamento pre partita è prepararti per la partita
Realtà: il vero scopo di Ronaldo qui non è solo quello di prepararsi per il gioco, ma piuttosto di migliorare, correggere i suoi punti deboli e costruire i suoi punti di forza. Il riscaldamento stabilisce gli standard.
Va creato un ambiente di apprendimento sopra gli standard normali, che costantemente sfida i giocatori ad uscire dalla zona di comfort, ma anche accetta gli errori e porta ad esplorare tutti i confini del proprio gioco.Le prestazioni nel gioco sono un effetto del miglioramento costante di un po’ ogni singolo giorno.
Questa è una delle ragioni per cui Ronaldo, è stato in grado di conquistare il mondo del calcio con una varietà ampia di skill con la palla che nessun altro possiede nel gioco di oggi. Non è che fosse sempre stato bravo. È diventato grande grazie alle sue abitudini lavorative, migliorando un po’ ogni giorno.
Il successo non avviene in maniera casuale. Il successo è frutto di piccoli ma costanti miglioramenti quotidiani.